
Buonasera Anime Pie...
Nuovo aggiornamento per voi...
e se non dovesse piacervi ...
...cliccate qua -----> Dr. Masen e Padre Edward <----
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Qui potete raggiungermi per ogni suggerimento/critica o dubbio!!!!
Sono a Vostra completa disposizione!!!!
Buona lettura e a presto!!!
Pov Edward
-Alice ti devo parlare-
-Tu non devi dirmi nulla, ho già capito tutto. Preferisci perseguire i tuoi bisogni anziché a quelli di una povera vedova-
Mi avvicinai a lei piano piano.
-Alice, non posso così, non riesco ad aiutarti se tu chiudi il tuo cuore. Ho visto uno spiraglio l'altra mattina, ti ho sentita vicina. Non precluderti di vivere chiudendoti in te stessa. Cerca di parlarmi e non guardarmi come se stessi parlando in latino. Tu puoi essere felice. Ti ho sentita sorridere con Jacob, stavi facendo qualcosa per te e ne eri felice. Io ti voglio felice. Desidero che tu ritrovi la tua voglia di vivere. Hai la luce dentro di te. Io la vedo, la sento. Ti prego aiutami ad aiutarti-
Le mie mani sulle sue, il suo viso rivolto al pavimento.
-Aiutami ad aiutarti-
-Lei…-
-Lei è con me e ci rimarrà Alice.-
Mi rivolsi a Bella.
-Lei ha illuminato la mia vita-
Alice strinse forte le mie mani.
-Guarda nel tuo cuore. Li ci sono tutte le risposte di cui hai bisogno, li troverai il tuo cuore, capirai di cosa sto parlando, e se il tuo amore per lui è ancora vivo come penso, finisci tu la frase. Lei…-
-Non puoi chiedermi questo Edward, non puoi-
-Non posso ma per la prima volta in vita mia voglio chiedertelo. Alice ti prego-
-Non puoi…-
-Dimmi cosa non posso? Non posso paragonare il tuo amore per Jasper? Non posso paragonarti a lei?-
-Non osare nominarlo…-
-No Alice, hai ragione, non posso, non devo e non voglio fare paragoni, ma voglio amarla e tu prima lo accetterai e meglio sarà per tutti. E per capirmi ti chiedo nuovamente di guardare e ascoltare il tuo cuore. È giusto?-
Gli occhi di mia sorella si alzarono verso i miei. Tremavano, spauriti, ma ancora gelidi.
-Tempo, dammi del tempo-
-Alice, sei tu ad avere fretta. Io sono qua, con te. Non scappo, non vado da nessuna parte. Ma ti prego donami la possibilità di vedere quel tuo bel cuore-
Le carezzai il volto.
-C'è tempo Alice. Tutto il tempo del mondo-
L'abbracciai, ma lo sciolse subito nascondendosi in camera sua.
-Sei un brav'uomo Edward, tua sorella capirà e riuscirete a trovare un equilibrio, come fratelli, come famiglia-
-Lo spero anima mia, ho bisogno di lei. E’ sbagliato chiedere di avere la mia propria famiglia accanto?-
-No Edward, è la natura umana. Gli affetti fanno parte di noi, quindi permettimi di insistere con il dire che ti meriti il bene di Alice-
L'abbracciai.
-Va bene piccolo grillo parlante, andiamo a sistemare la tua stanza-
-No Edward, ci penso io, tu hai altre priorità-
Le baciai la fronte e andai in chiesa.
_____
Quando tornai in casa trovai Bella in cucina. Le andai incontro posandole un bacio sulla guancia e un dolce abbraccio.
-Hai visto Alice?-
-Mi ha chiesto se poteva essere utile in qualcosa, le ho chiesto di andare a cercare Jacob. Servono un po’ di provviste-
-Bene, domani pomeriggio vorrei passare del tempo con te se fosse possibile, ho trovato una lettura che potrebbe piacerti-
-Certo, mi mancano le nostre sedute. Potresti chiedere ad Alice se vuole unirsi a noi-
-Te la senti di affrontare un lungo pomeriggio in sua compagnia?-
-Dovresti chiederlo a me se io ho voglia di passare del tempo con voi fratello-
La voce piccata di Alice ci fece voltare entrambi.
-Comunque non preoccupatevi, accompagnerò Jacob in paese. Ho chiesto se potevo tenergli compagnia e se non vi dispiace, al momento, preferisco la sua di compagnia-
Le mie labbra stavano per muoversi ma la mano di Bella strattonò la manica della camicia. Scrollò la testa sorridendomi.
-Come vuoi Alice, starai fuori tutto il giorno, non ti annoierai?-
-Con Jacob? Mai-
E si sedette al tavolo per la cena.
_____
-Padre Edward, veglierò su vostra sorella, potete fidarvi, e la riporterò prima di cena-
-Buona giornata ad entrambi-
E partirono.
Tornando in cucina trovai Bella a preparare la colazione.
Il suo viso stava cercando di rilassarsi. Portava il peso di tante brutte esperienze. La sua anima pesava e io volevo alleggerirle questo peso.
-Edward facciamo colazione assieme? Hai tempo?-
-Certo-
Ci accomodammo al tavolo e mangiammo serenamente.
-Come ti senti?-
-Bene, perché?-
-Perché se il mio primo atto egoistico e non ci posso credere.-
-Cosa non puoi credere Edward?-
-Di aver forzato il tuo ritorno qui-
-Sono felice qui-
-Tu mi rendi felice, anima mia-
Allungai la mia mano, presi la sua e ne baciai ogni centimetro.
-Hai voglia di parlare un po’ Bella?-
-Devo fare un po’ di mestieri. Oggi parleremo te lo prometto. Ho tante cose da rivelarti-
Non volevo staccarmi da lei. Volevo stare con lei.
Volevo viverla, ogni attimo, ogni momento che il destino o il buon Dio poteva riservarci.
In quel preciso istante mi venne alla mente il pensiero letto tra le pagine di un filosofo/teologo danese: Kierkegaard, il quale sosteneva l'esistenzialismo, il valorizzare l'esistenza individuale dell'uomo e il suo carattere precario. Capivo in quel momento l'egoismo dei miei sentimenti:
-Cos'è che rende un uomo grande, ammirato dal creato, gradevole agli occhi di Dio?
Cos'è che rende un uomo forte, più forte del mondo intero;
cos'è che lo rende debole, più debole di un bambino?
Cos'è che rende un uomo saldo,
più saldo della roccia; cos'è che lo rende molle,
più molle della cera? È l'amore!
Cos'è che è più vecchio di tutto? È l'amore.
Cos'è che sopravvive a tutto? È l'amore.
Cos'è che non può essere tolto, ma toglie lui stesso tutto? È l'amore.
Cos'è che non può essere dato, ma dà lui stesso tutto? È l'amore.
Cos'è che sussiste, quando tutto frana? È l'amore.
Cos'è che consola, quando ogni consolazione viene meno? È l'amore.
Cos'è che dura, quando tutto subisce una trasformazione? È l'amore.
Cos'è che rimane, quando viene abolito l'imperfetto? È l'amore.
Cos'è che testimonia, quando tace la profezia? È l'amore.
Cos'è che non scompare, quando cessa la visione? È l'amore.
Cos'è che chiarisce, quando ha fine il discorso oscuro? È l'amore.
Cos'è che dà benedizione all'abbondanza del dono? È l'amore.
Cos'è che dà energia al discorso degli angeli? È l'amore.
Cos'è che fa abbondante l'offerta della vedova? È l'amore.
Cos'è che rende saggio il discorso del semplice? È l'amore.
Cos'è che non muta mai, anche se tutto muta? È l'amore,
e amore è solo quello che mai si muta in qualcos'altro.-
Mi ritrovai a recitarla e gli occhi di Bella incantati sulle mie labbra.
-Tu mi incanti Edward…-
-Tu sei la mia sirena Bella. Voglio corteggiarti, voglio amarti, voglio essere libero di baciarti, voglio la mia sirena. E un domani, molto vicino, sarai mia sposa. E potrò averti accanto in ogni senso-
Le sue guance imporporate si abbassarono per appoggiarsi al mio petto.
-Edward dimmelo ancora, dimmi che mi ami-
-Ti amo anima mia….. e ti sposerò-
E l'emozione prese il sopravvento. Un bacio…..IL BACIO.
Un bacio languido, umido e vorace. Uno di quei baci da romanzo che mai e poi mai avrei immaginato. La mia lingua bussò ai suoi denti carezzandoli. D'istinto le sue mani si strinsero sulle mie spalle. La sua bocca piano piano si lasciava andare al richiamo della mia.
Timidamente vi inserii la lingua e sentii muovere la sua, incontrando la mia.
Un vortice, un tumulto nello stomaco derivato da quel moto.
Una nuova sensazione. Una spinta che dallo stomaco saliva a guidare la mia bocca. Era fame di qualcosa di più sensuale, di più fisico. Avevo bisogno di sentirmi dentro lei quasi a marcare il territorio. E quel bacio era il mio marchio. Era mia, sarebbe stata mia per l'eternità.

Pov Bella
Il mio viso sul suo petto.
-Edward dimmelo ancora, dimmi che mi ami.-
-Ti amo anima mia……e ti sposerò-
"Apri le tue braccia, accoglimi nella tua dolce gabbia, rendimi donna come solo tu sai fare.
Ma non chiudermi come si fa con un cassetto, l'aria di cui vivo, l'acqua di cui mi disseto, il cibo di cui mi sfamo, mi mancherebbero come mi stai mancando tu.
Il tuo trovarmi mi ha reso libera, non imprigionarmi…
Svela alle mie ali il tuo battito…"
Questo fu il pensiero che formulai non appena Edward mi confessò la sua voglia di avermi accanto. Fu un tumulto di cuore, sensi, atti e parole che crearono la magia. La magia di un bacio. Il nostro bacio. Il mio primo vero bacio di passione.
Con lui era tutto una prima volta e questo bacio non era un semplice sfioramento di labbra, non era un bacio solo d'amore. Era un bacio passionale.
La sua lingua bussava alla mia bocca, timida e profumata. Mi aggrappai alle sue spalle, le gambe stavano cedendo per la troppa emozione.
Le lingue si accarezzavano, attorcigliavano, lottando in modo vorace, fondendosi in una cosa sola. E all'improvviso dal mio basso ventre sentii una vibrazione. Qualcosa di fisico, forte, appassionato, ardente, emotivo, impulsivo, irrazionale, romantico, qualcosa di solo nostro.
Quest'uomo mi ha catturata con uno sguardo, nel profondo dei suoi occhi, accolta dall'intreccio delle nostre attenzioni ci stavamo fissando sospirando l'uno nell'altro, innamorati delle reciproche espressioni per poi trovarci abbracciati, avviluppati, e stretti l'uno nelle labbra dell'altra.
A fatica mi staccai dalle sue labbra. Rosse, gonfie, turgide di me, delle mie labbra.

Pov Edward
Fronte a fronte, respiro e affanno miscelati insieme. Non poteva esistere un uomo più felice e completo di me sulla terra in quel momento. Io e la mia Bella assieme. Fusi l'uno nell'altra.
-Bella, tutto il dolore, l'offesa, la solitudine, sono nulla se paragonati a questo nostro bacio. E altri mille anni aspetterei se poi posso averti tra le braccia e sentirti così calda e mia. Passerò il mio tempo aspettando il giorno in cui sarai mia moglie, ma lo farò beandomi dei tuoi sorrisi, delle tue labbra in quel momento immaginandole sulle mie. Niente di ciò che ho passato nella mia vita vale la pena di vivere per come mi sento ora. Il tuo cuore che batte per me mi rende forte e se solo avessi provato come ci si sente avrei dato un senso alla mia vita da subito. Avrei saputo che dovevo arrivare a te, al mio unico, grande ed eterno amore. ….Sposami Bella-
Le sue lacrime, la sua gioia.
Le sue mani strette nelle mie fredde e tremule, la sua paura.
-Oh Edward, ti sposerei mille volte se potessi per dimostrarti la solidità del mio amore-
La tenerezza nel suo sguardo, gli occhi lucidi.
Un’ulteriore conferma…..Ci appartenevamo.
L'abbracciai.
Concentrati in queste effusioni non ci accorgemmo dello sguardo fisso del vecchio Charlie. Come notò l'intimità dell'abbraccio tossicchiò per far distogliere Bella dal nostro momento.
-Charlie, buongiorno, hai fatto colazione?-
-Grazie Miss Isabella, ho già mangiato. Ma che avete non state ancora bene?-
-Ha avuto una piccola crisi di pianto al ricordo della madre-
Intervenni io notando l'imbarazzo della mia Bella.
-Bene… Io ero venuto a portare della legna…-
-Vi do una mano Charlie-
E uscii dalla cucina con lui per dar modo a Bella di riprendersi, visto che Charlie avrebbe fatto avanti e indietro per la casa tutta la mattina.
-Ciò che ho visto era più di una crisi Padre?-
-Charlie, voglio essere sincero con voi. Siete un buon uomo e so che volete bene a Miss Isabella. Anche io gliene voglio e va aldilà del bene tra due amici. È qualcosa di più profondo che mi ha colto di sorpresa e vi sarei grato di tenere per voi questa piccola confessione. Il lutto di Miss Isabella è troppo recente e verrebbe giudicata in modo negativo dalla gente, posso confidare in voi?-
-Certo Padre, una sola cosa però…-
-Prego-
-Non sono il padre di Miss Isabella e non ho alcun diritto di dirvi ciò che sto per dirvi, ma visto che siamo in confidenza, io l'ho vista crescere ed è un po’ come se fosse mia figlia. La madre si affidava molto ai miei servigi, erano sole e avevano bisogno di una spalla maschile su cui ogni tanto appoggiarsi. Ecco, quella spalla ora vi dice che dovete amarla e renderla il bocciolo di rosa più felice e sereno della serra. Perché se lo merita, perché ne ha bisogno e perché è un'anima pura e necessita di qualcuno che la sappia proteggere da tutto ciò che può danneggiarla. Potete farlo? Potete assicurarmi questo?-
-Charlie, lei lo è già. E’ il mio unico pensiero. Io senza di lei sono un mezz'uomo. E pensare di arrecarle del male e di non essere in grado di proteggerla mi rende folle. Voglio che Miss Isabella trovi la serenità che merita, la sposerò e le dimostrerò il mio amore-
-Bene, pensiamo a scaldare la casa ora…-
E con una pacca sulla spalla lo aiutai a caricare un po’ di legna per il camino.

1 commento:
che bellooooooo, le ha chiesto di sposarla, che cariniiiiii e dolci!! grazie sempre x rendermi un pò complice di questi capitoli nella scelta azzeccatissima delle foto !!! Mi son commossa, bellissimo capitolo!! un bacio!
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