lunedì, aprile 23

General Affairs



Mie care anime pie...
Siete pronte per una nuova avventura con il vostro amato Pretino???
Vi lascio alla lettura...
Se vi va di commentare con un gruppo di matte ci trovate qua!!!


L'Isola di St. Agnes e la sua chiesa... La nostra amata chiesetta!!!

File:StAgnesChurch.JPG


Quel giorno mi alzai con un senso di inquietudine. Erano passate diverse settimane da quella triste giornata a causa delle parole della madre di Edward.

Alice era cambiata molto nei miei confronti. La mattina mi aiutava nei lavori domestici e il pomeriggio si inoltrava in lunghe passeggiate con Jacob, quando il tempo lo permetteva, o in chiacchierate davanti ad una tazza di the con il fratello mentre studiavamo i nostri autori preferiti.

I nostri pomeriggi, dunque, causa del maltempo spesso presente, erano spesso affollati e non riuscivamo a goderci le poesie che ispiravano il nostro amore o a fantasticare sui viaggi che avremmo potuto intraprendere. Il nuovo status però rendeva Edward sereno. Avere di nuovo sua sorella accanto lo completava ancora di più. Mi mancavano i nostri baci rubati ma nulla mi rendeva più serena del godermi il suo sorriso, nulla.

-Mia giovane Psiche…le ricordo un appuntamento importante con un amico comune. Il giovane Zefiro, questo pomeriggio, passerà a prendervi per condurvi al mio castello, non fatemi attendere… Il vostro Amore ha in mente lunghe ore da passare in vostra compagnia -

Sorrisi a questa sua improvvisa passione.

-Mio Amore, dove sarebbe questo castello?-

-Ma come? Mi trafiggete il cuore con le vostre parole… Feriscono più delle mie frecce…-

Le mani al petto all'altezza del suo cuore, il volto in una smorfia di dolore, gli occhi chiusi ad enfatizzare il suo disagio.

-Oh mio Amore non struggetevi… Ora mi sovviene il luogo del nostro incontro, il nostro castello, il nostro nido…-

-Nido mi piace!-

Sorrise, e il sorriso di Edward era qualcosa di magico. Aveva la capacità di rapirmi l'anima, solo tirando quelle morbide labbra verso l'alto. Sulle guance gli si formavano due piccole fossette che, anatomicamente, erano un difetto ma su Edward erano assolutamente affascinanti. Gli occhi espressivi si socchiudevano prolungandosi in piccole rughette tutte da baciare, ed il suono della sua risata era miele per le mie orecchie.

-Suona per me, Edward, mentre termino le mie commissioni-

-Tutto per te-

Lo vidi uscire dalla cucina e poi sentii le note spargersi per casa, dolci note, la nostra melodia, ciò che lui aveva composto per me.

(Per la melodia cliccate qua!!)




Terminai i miei lavoro con un'insolita frenesia. La voglia di averlo tutto per me per un pomeriggio intero, la curiosità di capire che cosa avesse preparato per noi era tanta.  Mi mancavano le nostre effusioni e i nostri spazi.

Preparai dei tramezzini e una borraccia di acqua fresca e misi tutto in un paniere coperto da una piccola tovaglia. Sentii i suoi passi nel corridoio e il cuore mi iniziò a battere all'impazzata nel petto. La visione non aiutò la ripresa del respiro. Aveva indossato un pantalone nero che gli fasciava le gambe lunghe e toniche, una camicia bianca che lasciava ben poco all'immaginazione. Due spalle larghe messe in evidenza dal taglio della camicia che terminava al di sotto della cintura. Pensieri poco casti affollarono la mia mente ed eravamo ancora a due metri di distanza.

 


-Siete pronta mia Psiche?-

"Mammina aiutami tu, fammi rimanere tranquilla! E’ una provocazione dietro l'altra quest'uomo! Eppure so benissimo che lui sta solo facendo ciò che fa di solito, è la mia mente malata che è avanti anni luce."

-Certo mio Amore, prendete voi le cibarie?-

-Cosa credete, che io permetta alla mia Bella di faticare? Deve arrivare a castello fresca e riposata solo per me…-

"Mammina ha bevuto…"

-Mio Amore non state correndo troppo?-

-Non come vorrei…-

Prese il paniere e mi offrì il braccio.

-Andiamo?-

-Andiamo-

____
 

File:View from obadiahs barrow.jpg

Camminammo a lungo, fino a raggiungere uno scoglio particolarmente alto ed abbastanza protetto dal vento e da sguardi indiscreti. Tremai ancora di più alla vista di quel luogo.

Mille volte ero passata di lì, mille volte avevo camminato su queste rocce, ma mai avevo pensato a questo luogo come ad un nido d'amore.


File:StAgnesElephant.JPG

Mi aiutò a salire sullo scoglio, il terreno ancora umido dai lunghi giorni di pioggia rischiava di essere scivoloso e, anche se Edward sapesse benissimo quanto amassi camminare lungo gli scogli e la spiaggia, si prese cura di me, salendo per primo e porgendomi la mano. Mi issò sullo scoglio senza quasi farmi appoggiare i piedi. Era iperprotettivo ed ogni suo gesto nei miei confronti lo dimostrava.

Posò il paniere, stese la coperta ed io vi stesi sopra la tovaglietta. Presi dal paniere il libro di Apuleio e lo posai sulla tovaglia.




-So che ora mi odierai per il gesto che sto per fare, ma Isabella ho bisogno di non avere distrazioni d'ora in poi-

Prese il libro e lo gettò alle sue spalle, afferrò la tovaglia e fece lo stesso gesto, poi allungò la sua mano verso la mia, chiedendomi di porgergliela.

Nel momento in cui gliela strinsi mi sentii trascinare a terra, ma atterrai su qualcosa di morbido, qualcosa che non era roccia.

Planai su di lui.

Il suo viso rosso fuoco fissò il mio.

-Dimmi che avremo presto la nostra vita a due-

-Edward, se potessi, ti avrei già sposato-

-Tu sai perché devo aspettare i miei genitori, vero?-

-In realtà non l'ho capito proprio bene dopo la lettera di tua madre, ma rispetto la tua volontà ed attenderò-

-Prima ho bisogno di baciarti e poi parleremo-

Le sue labbra si impossessarono delle mie. Lentamente mi fece rotolare e appoggiare un fianco sulla coperta. Le sue mani si fecero audaci ed io lo lasciai fare. La sua mano mi stava tenendo la schiena ferma, come a fonderci in un corpo solo. Sentii il suo bacino contro il mio donarmi sensazioni nuove e forti da lasciarmi senza fiato. Non avevo mai avuto un contatto così profondo e mi stava sconvolgendo. Sentivo il calore irraggiarsi in posti mai inesplorati e ancora sconosciuti.

Le mie mani improvvisamente partirono a seguire il profilo del corpo di Edward. Il suo petto al contatto era ancora più marmoreo, da brividi; i suoi fianchi morbidi mi permettevano di affondare le dita e sentirlo solo mio, ma lì mi fermai per paura di osare troppo.

Lui invece proseguì nella sua discesa. La sua calda mano sfiorò il mio fianco sinistro e continuò fino alla coscia. Lo lasciai toccarmi in quel modo profondo e per nulla sgradito. Staccai le mie labbra dalle sue e lui mi fissò.

-Troppo?-

-...No…-

La mia voce, dov'era finita la mia bianca e candida voce?

Aveva dato spazio ad un suono roco e profondo. Non era la mia.

Arrossii ed Edward molto dolcemente mi prese il viso con le mani lasciando la presa dal mio corpo.

-Ci stiamo conoscendo, tu ti stai aprendo a me e stai scoprendo una nuova te. Non vergognartene, sei con me amore mio. Non faremo nulla che possa metterti in difficoltà o in tensione e soprattutto nulla che possa carpire la tua anima-

Sorrisi alle sue parole.

-È tutto nuovo per me-

-Anche per me, voglio solo sentirti un po’ più mia-

Non risposi ma lo baciai avventandomi sulle sue labbra. Mi piaceva il sapore della sua lingua mescolata con la mia.

La sua mano riprese la corsa e questa volta il mio corpo rispose in modo più disinibito. Mi allacciai nuovamente al suo corpo, mentre Edward scese sino al mio ginocchio e, con molta cautela, mi fece piegare la gamba alzandola e portandola sulle sue. Sentivo lui, la sua voglia di me ed era qualcosa di incredibile, qualcosa di forte e talmente gonfio da percepirlo nonostante la mia abbondante gonna e altrettanto abbondante goffaggine.

-Sono  il tuo corpo, il tuo profumo, la tua bellezza che lo risvegliano e mi fanno capire quanto io ti desideri amore mio. Vorrei fare l'amore con te sempre e sono fiducioso che quel giorno arriverà presto, molto presto-

Questa volta era la sua voce ad essere roca e diversa. Un suono profondo che mi creò ancora più scombussolamento. Mi dava frenesia, piacere, calore e tanta voglia di qualcosa di proibito.
Scrollai la testa, cercai di tornare lucida.

-Ti amo Edward. Aspetterò, non scapperò, non ne ho alcuna intenzione-


___
 




Il pomeriggio proseguì tra effusioni e coccole, dolci sussurri e tanti baci. Fu uno di quei giorni che mai nella vita avrei dimenticato. Il nostro approccio, il nostro nido, tutto era perfetto.

Stavo leggendo la favola di Amore e Psiche, appoggiata al suo petto, la sua spalla a reggermi e la sua mano a carezzare il mio braccio e le sue labbra ogni tanto baciavano la mia nuca.

-Non aiuti la mia concentrazione mio bel pretino!!!-

-Ahh!! Sono tuo?-

-Si, Edward e io sono la tua Psiche ricordalo-

-È proprio così e dalla nostra unione non può nascere che Piacere…-

-E mi dica, mio dolce Amore, quante Voluttà vuole avere?-

-Un'infinità di Voluttà… Ma ora termina la tua lettura o non rimarrà tempo per le prove generali…-

Rise, in quel modo dolce e sereno che tanto adoravo. Era il sorriso che dedicava a me, era il mio paradiso, era il mio tutto. Presa dal suo sorriso mi morsicai le labbra, forse in maniera molto lasciva, perché il mio libro volò di nuovo alle spalle di Edward e mi trovai improvvisamente la lingua occupata.

La sua lingua era velluto sulla mia, morbida, calda ed avvolgente.

Mi sentivo piena di lui, della sua essenza e ripartii il formicolio dal basso ventre.

Questa volta io presi l'iniziativa e mi spostai sopra di lui. Rise, ma mi accolse abbracciandomi in modo stretto e alquanto intimo.

Avrei voluto che quei gesti facessero parte della nostra quotidianità ma i tempi ancora non erano maturi per questo mio desiderio.

Ci staccammo quando sentimmo la brezza marina rinfrescarsi, capendo che si era fatta l'ora di rientrare e di recuperare un po’ di fiato.

-Vorrei non finisse mai questo pomeriggio amore mio…-

-Anch’ io Edward-

-Tu sai che sei la mia vita vero?-

-E tu sei la mia…-

Ci alzammo, recuperammo il paniere con tutto ciò che rimaneva di quello splendido pomeriggio, e ci dirigemmo verso quella che molto presto sarebbe stata la nostra casa.





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Toc Toc...
Ci siete ancora??
Lo spero... Ho dei ringraziamenti speciali da fare...
Katy71... sempre rapida e celere nel betaggio dei miei scleri...
Michela... e il suo continuo spronarmi...
e soprattutto a voi, 
a chi passa e lascia un segno e a chi lo fa in assoluto silenzio...
vi adoro... siete linfa!!!

Ps...
In punta di piedi vi chiedo un altro minutino di attenzione.
Molte di voi sanno già dell'altra storia, il Mio Dr. Masen...
Beh da qualche giorno c'è una novità...
Un altro sclero a cui ho dato luce, spero attiri attenzione come gli altri due...
Un Edward diverso, un Edward ladruncolo...
Una nuova storia sempre facente parte del Fandom di Twilight, sempre Bella e Edward, sempre rossa... Spero vi piaccia!!! La potrete trovare qua!!!

A presto... Paola!!!

2 commenti:

Chastity ha detto...

A volte passo pure io!
*__* Semplicemente delizioso!

maria50 ha detto...

dolcezza,amore,tenerezza,sono queste le emozioni che mi dai.un abbraccio MARIA50.