Salve mie care lettrici, è passato tanto e me ne scuso,
inutile dilungarmi, in modo criptico vi dico solo che i mesi di giugno e luglio per me sono tragici. Ricordi.
Ma bando alle ciance, siete qua per il nostro Reverendo preferito. (Ho un debole per quest'uomo)
Vi ringrazio per l'attesa!!!!

Mi ridestai dal sonno quando i cavalli si fermarono davanti ad una piccola osteria.
-Dove siamo?-
La voce di Alice a precedermi.
-Ho prenotato delle camere qui per tutti quanti-
Il sorriso forzato di Edward e lo spegnersi degli occhi di Alice. Era una mia sensazione ma in tutto questo c'entrava la famiglia. Nel sorriso tirato di Edward c'era la paura di ammettere la sconfitta per il vano tentativo di coinvolgere i genitori nella sua vita, e la delusione negli occhi spenti di Alice per aver compreso la realtà della freddezza e crudeltà di una non famiglia alle spalle.

-Buonasera, ho fermato due stanze. Per le ragazze a nome Swan, e l'altra a nome del reverendo Cullen-
-Si dovete cenare?-
-Si grazie, intanto ci può indicare le stanze per lasciare il bagaglio a mano?-
-Si Padre, mi segua-
La mano di Edward sulla mia e una piccola mossa ad indicarmi di seguirlo. Scale scricchiolanti e strette mi costringevano a seguire Edward caricandolo del mio peso. La sua testa china in avanti a dare conferma ai suoi passi, mentre dietro me la nostra scena si replicava tra Alice e Jacob.
Arrivati di fronte alla prima porta l'oste rivolto ad Edward gli porse la chiave:
-Qua dormiranno le signorine, il corridoio è più illuminato. La vostra Padre sarà la successiva, così non sarete distanti. Appoggiate le valigie all'interno io vi aspetto al piano inferiore per la cena-
Edward aprì la nostra porta e poggiò i borsoni a terra.
-Rinfrescatevi, vi aspettiamo fuori dalla porta-
La porta chiusa ed Alice sdraiata sul letto.
-Vano tentativo…-
Un sospiro a chiudere la sua frase.
-Sai Alice, non è stato tutto vano. Tu ed Edward vi siete ritrovati e siete comunque una famiglia, essere soli al mondo fa invidiare il filo che vi lega e il vostro bel rapporto ritrovato. Devi gioirne Alice; sposerai l'uomo che ami e nessuno impedirà la vostra felicità, con me ed Edward accanto saremo una grande famiglia-
-Bella, mi meriterei le parole più brutte da te per come mi sono comportata nei primi mesi con te-
-Non ci pensare è acqua passata ed è tutto cancellato; vedere il mio Edward felice accanto a sua sorella ripaga tutto. Ora scendiamo, il viaggio mi ha messo appetito-
Edward e Jacob erano già nel corridoio ad attenderci.
A cena la tensione si stemperò, tra le parole di Jacob relative al viaggio ed alla mia voglia di scendere quando ancora ci trovavamo in alto mare, e il racconto del cerimoniale che ci avrebbe resi marito e moglie da parte di Edward. L'indomani a casa Cullen, la mia futura suocera avrebbe dato una festa in onore del fidanzamento, obbligatoria a sentire Edward. Altro obbligo l'abito, da sera, che non possedevo.
-Bella domattina io e te andremo in centro a Londra e compreremo un abito degno della Regina-
Alice e i suoi capricci.
-Va bene, ma vorrei anche il parere di Edward, non so come dovremo presentarci, non vorrei risultare eccessiva. La futura moglie di un reverendo immagino abbia dei limiti nell'abbigliamento-
Il sorriso di Edward, le smorfie di Alice e le risa di Jacob alla mia goffaggine.
-Ora tutti a dormire-
La mano di Edward ad aiutarmi ad alzarmi dal tavolo.
Il mio uomo, così dolce, gentile e sempre attento. Mio. Tra pochi giorni mio di fronte a Dio. Quello stesso Dio che mi aveva tolto la mia famiglia ora mi aveva regalato Edward. I disegni del destino erano davvero imprevedibili. In pochi mesi avevo perso la parte più importante di me per poi trovare il mio futuro……per caso, ma per sempre. Quell'uomo grande, forte e sicuro di se, divenuto uomo per sopravvivere alla tristezza ed alla delusione causata dalla propria famiglia, era la mia fortezza, il mio porto sicuro ed in quel porto sicuro avrei vissuto felice per il resto dei miei giorni.
-Ora a riposare, mia dolce e futura sposa, domani sarà una lunga giornata e vorrei tu fossi al pieno delle tue energie. Ci attendono lunghe ore di strazio.-
-Intendi le spese con Alice o la cena dai tuoi?-
-Uhm… difficile da dirsi ora-
Ridendo e scherzando mi pose un bacio sulla fronte.
-Non hai idea di quanta voglia abbia di trascinarti in camera mia e sentire la tua pelle sotto le mie mani per tutta la notte, ma…-
Il mio fiato sospeso, le sue labbra che sussurrandomi questa sua piccola confessione si muovevano appena ed i miei occhi a chiudersi per paura di incrociare il suo sguardo e rifletterne la stessa voglia.
-…presto, molto presto vivremo questa esperienza senza bisbigliare o nasconderci. Sarai mia moglie, mia per sempre.-
Le mie mani a stringere la sua tonaca, stropicciandola e tirandola a me.
-Buonanotte mia futura sposa-
Preceduta da Alice entrai in camera e corsi a sciacquarmi il viso. Quell'uomo era Dio e Satana in una sola persona. Provocava pace e desiderio in me. Con una sola parola era in grado di mandarmi in paradiso e poi farmi sprofondare all'inferno per i pensieri impuri provocati.
La notte fu alquanto agitata, ma riuscii ad addormentarmi e sognare quel lungo tappeto rosso della Saint Paul, accompagnata da Jacob, con Edward ad attendermi. Un sorriso sereno sul mio volto e la notte proseguì.
_____

Il giro per Londra con Alice mi sfinì. Comprammo abito e scarpette abbinate.
-Sarai la nuora perfetta che da sempre hanno desiderato-
Il commento di Alice mi agitò ancora di più. La serata che mi si presentava di fronte sarebbe stata lunga e difficile, ma avevo Edward ed i miei amici accanto.
Seduti ad un tavolino per un the di metà mattina, Edward cominciò a raccontare i miei doveri per quella sera.
-Verrai presentata quando tutti gli invitati saranno arrivati, mia madre ti ha offerto il servizio di trucco e parrucco, quindi, dopo pranzo, andremo a casa Cullen. Scenderai per la scalinata, io ti attenderò in fondo, prenderai il mio braccio e faremo il giro degli ospiti. Saranno presenti il vescovo e le principali autorità del clero del mio ordine. Il vescovo ci riceverà in separata sede per parlare più o meno di ciò che precede la cerimonia e le modalità del rito. Ci chiederà più che altro se siamo sicuri della nostra unione…-
Gli occhi miei perplessi.
-… domanda di rito Bella. Ti verrà chiesto se la decisione presa è stata imposta da me o dalle famiglie. A quel punto ti chiederà della tua famiglia, ho già accennato alla tua storia dovendo presentare documenti e varie formalità….sa tutto, ma vorrà sentire dalla tua voce il tuo passato. Sono solo domande di rito, non sentirti ne offesa ne confusa. Il nostro amore è al sicuro e il matrimonio è pieno di formalità-
-L'importante che tu mi stia accanto Edward-
-Certo che ci sarò-
-Altra cosa. Mia madre ha scelto l'anello di fidanzamento. Quello suo è destinato alla mia futura cognata-
-Tuo fratello sta per sposarsi?-
-No, non è ancora a caccia di donne, ma è il prescelto dai miei genitori a ricevere quel dono, per cui mia madre ha scelto un qualcosa di differente dal taglio brillante di Nonna. Uno zaffiro. Un colore che ho imposto, visto che il mare ci ha uniti. Ti chiedo scusa da parte sua per non averti interpellato ma sarai libera di non accettarlo se non ti piacerà-
-Edward solo il pensare al significato che ha per te mi piacerà-
-Mi rendi felice Bella-
-Mi rendi felice Edward-
______
L'accoglienza a casa Cullen fu abbastanza gelida, ma nulla di imprevedibile. Mi venne data una stanza dove potei farmi il bagno, vestirmi e prepararmi con calma e accuratezza. Edward meritava il meglio.
Alle 20.00 fui chiamata dalla Signora Cullen per un colloquio privato.
-Miss Swan, questa sera è molto importante per la nostra famiglia, ho imposto il rientro ad Emmett e a mio marito, saranno qua solo per conoscervi e dare il benestare ultimo. Ci saranno personalità importanti per Edward e so che vi ha già istruita a riguardo. Quello che mi manca da dirvi è che sapendo la vostra storia ho chiesto a mio marito di accompagnarvi all'altare, per cui cercate di aggraziarlo affinché decida in positivo. Da ciò che posso vedere avete seguito bene le mie istruzioni e questo è ciò che una brava moglie deve fare. Ora scenderò e vi annuncerò ai nostri ospiti, vi aspetto di sotto-
Stordita, ma avrei dovuto accettare; la famiglia di Edward interagiva con il nostro matrimonio, Jacob avrebbe capito, ne ero sicura. La cameriera mi annunciò che la Signora Cullen mi aveva annunciato.
Scesi quelle scale.
Il mio porto sicuro era li, aspettava me.
Quando lo raggiunsi cercando di non inciampare sul lungo abito lui mi porse il bacio sulla mano e mi accompagnò verso gli ospiti. Fu come un lungo cerimoniale, tutti si aspettavano di sentire la mia voce e agitata sentendomi osservata a distanza cercai di rispondere in modo educato e consono al mio ruolo. Faticai non poco, ma ero disposta a tutto.
Dopo il colloquio con il Vescovo, venni richiamata nella sala da ballo dove il Signor Cullen, tintinnando il bicchiere, prese la parola.
-Signori buona sera; una serata molto importante per la mia famiglia e per mio figlio Edward, abbiamo avuto il piacere di conoscere la futura Signora Cullen e per questo manca ancora un piccolo particolare, per cui vorrei chiamare i futuri sposi al centro della sala da ballo-
Edward mi porse il braccio e ci avviammo mentre gli ospiti ci fecero spazio indietreggiando permettendoci di arrivare al centro della sala.
-Ci siamo-
Mi disse bisbigliandomi all'orecchio.
-Caro, questo è per la tua futura sposa-
Il signor Cullen gli porse una scatola in velluto nero.
Si inginocchiò di fronte a me.
-Miss Swan, vogliate accettare questo mio gesto d'amore per voi. Un anello. Ma non un semplice anello, quello che racchiude il nostro amore, il nostro elemento. Ciò che ci ha uniti, ciò per cui ora siamo qui davanti ai nostri più cari amici per dichiarare questo grande amore-
Aprì la scatola e l'anello venne tolto dalla guida per essere messo al mio anulare.

-Isabella Swan, vuole farmi l'onore di diventare mia moglie secondo i riti anglicani?-
I suoi occhi lucidi fecero tremare le mie gambe.
-Padre Cullen, ne sono più che onorata, per questo ho l'ardire di accettare la vostra proposta di matrimonio-
L'applauso invase la sala ed Edward alzandosi in piedi mi abbracciò in quel modo tenero che solo lui poteva fare.
Ballammo tutta la sera, in modo composto e preciso tanto che la madre di Edward ad un certo punto ci venne incontrò e disse.
-Buone maniere, quindi buona moglie, avete la nostra benedizioni figliuoli. Mr. Cullen è orgoglioso della futura nuora tanto da accompagnarla all'altare-
I miei occhi felici e la gioia di Edward furono le ultime cose che mi ricordai quella sera.

Ci vennero riservate le stanze degli ospiti e quella notte dormii felice con il mare tra le mani e il cuore gonfio d'amore!
1 commento:
Ma che bellooooooooooo!!! quanta dolcezza!! I genitori un pò rigidini eh?! ma è tradizione, credo!! poi i problemi vari del passato avranno avuto la loro. Che emozione... bacio!!
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