Ci salutiamo giù!!!!!
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Era splendida. Luminosa. E nervosa.
Scesi in cucina e mi feci preparare una camomilla per la sposa.
Tornando in camera da letto notai il fermento dei preparativi, nulla da dire, mia madre è un'organizzatrice perfetta, e la sua catena di montaggio funzionava alla meraviglia.
Proseguii verso la stanza di Isabella. L'abito era fatto su misura per lei e quando entrai lo stava indossando, sembrando uno dei manichini perfetti che il sarto di mia madre teneva in sartoria.
-Isabella ti ho preparato una camomilla-
-Alice grazie-
I suoi occhi brillavano, l'emozione era palpabile e non riusciva a focalizzarla concentrandosi sul suo giorno più importante.
Così decisi di prendermi cinque minuti del suo tempo licenziando le cameriere che la stavano preparando.
-Potreste lasciarci sole per qualche minuto? Grazie-
Quando fummo sole mi avvicinai a lei e le presi le mani nelle mie.
-Vedi Bella, oggi è un giorno speciale, il giorno in cui il tuo cuore accetterà quello di Edward divenendo una cosa sola. È il giorno in cui non ci saranno più baci rubati o differenze di status. Sarete una cosa sola. Lo so che siete questo già da tempo, ma oggi anche il suo ordine lo annuncerà. Non so che piani abbia Edward per il vostro futuro. Non so cosa succederà a noi, ma so che mio fratello con te è a casa. Ha trovato il suo posto in questo strambo mondo. Lui che ha vissuto da emarginato ora è al centro dell'attenzione grazie a te. Ha avuto il benestare da un padre che mai lo ha apprezzato, e oggi proprio lui accompagnerà te all'altare. Tu sei il suo riferimento e non puoi barcollare. Per tutte queste motivazioni devi sederti, calmare il tuo battito e focalizzarti solo su Edward. Oggi vedrete tutto da una nuova prospettiva. Oggi è il vostro giorno. Pensa a questo e quando sarai lungo la navata, cercalo, guardalo negli occhi e pensa al calore del suo amore-
Il suo viso si era colorato all'altezza delle gote.
-Qualcosa da nascondere Miss Isabella?-
-NO…-
Risi alla sua reazione.
-Raccontami tutto cognatina… Sono qui…-
Tentennando prese un respiro profondo e aprì bocca.
-Promettimi che mai e poi mai dovrai raccontare questa cosa ad Edward…-
-Promesso sarò un tomba!!-
-Vedi Alice, io non so se è stato così anche per te, ma mi sento molto agitata e nervosa…-
-Oh Isabella è normale…-
-No, non capisci… Io non ho parlato con nessuno di questo. Mia madre non mi ha spiegato proprio tutto…-
La vedevo tentennare ma non capivo ciò che voleva intendere.
-Alice, io e Edward ci siamo solo baciati, capisci?-
Ecco il problema… La prima notte di nozze!!!
-Oh, la mia piccola Isabella!!!-
L'abbracciai e la strinsi come una madre.
-Allora, posso darti qualche suggerimento?-
I suoi occhi supplicanti risposero al posto suo.
-Bene… Questa sera dovrai essere te stessa e lasciare che sia l'uomo a guidare, un po’ come nel ballo. So per certo che Edward saprà rispettarti, ma è giusto aggiungere un tocco femminile alla biancheria da notte che indosserai. Per questo farò in modo di farti trovare qualcosa di piccante per stimolare il neo maritino!!!-
-Alice… Ricordati solo che è un pastore, non voglio che pensi di essere finito in una stanza di quelle a pagamento!!-
-Tranquilla Isabella, piccante al punto giusto-
La vidi sciogliersi ridendo dietro me.
-È ora, ti senti pronta?-
-Si. Mi starai accanto?-
-Ti seguirò, starò con te fino a che non sarai accanto ad Edward, ora però in piedi, il tuo accompagnatore starà già aspettando in salone-
Chiamai le cameriere che terminarono l'opera di vestizione, mettendole il velo e aiutandola a mettere le scarpe.
-Miss Isabella è pronta?-
Mia madre entrò in camera guardando la sposa con occhio critico e scrutatore.
-Siete perfetta. Mister Cullen vi attende per accompagnarvi in cattedrale-
Isabella mi fissò e accolsi la sua richiesta affiancandola per fare le scale. Scendendole, un passo alla volta, sentii Isabella tremare sempre di più, come se in fondo a queste ci fosse l'abisso, mio padre purtroppo faceva sempre questo effetto.
-Ci siamo quasi…-
Le sussurrai cercando di infonderle un po’ di coraggio.
La vidi inalare una grossa quantità di aria e poi fare l'ultimo scalino.
-Miss Swan, se è pronta possiamo andare-
Mio padre impettito si avvicinò alla porta lasciando a me il compito di accompagnare la sposa alla carrozza.
Due cavalli bianchi, cocchiere in tenuta ottocentesca e nastri bianchi ad adornarla.
Il breve tragitto non mi permise di parlare oltre con Isabella, speravo con tutto il cuore di averle infuso un po’ di coraggio.
-Immagino che oggi non riuscirò a supplire la mancanza di vostra madre Miss Swan, ma vorrei renderla partecipe della mia più assoluta serenità nell'accoglierla in famiglia-
Mio padre e il suo Savoir-Faire…
-La ringrazio di tutto Mr. Cullen, le sue parole sono importanti per me, e so per certa che lo siano anche per suo figlio-
Mio padre si ammutolì di nuovo ed Isabella cercò di nuovo il mio sguardo. Le sorrisi e alzai le spalle, di più da mio padre non poteva aspettarsi…
La chiesa era gremita, tanti curiosi oltre al numero eccessivo di invitati. Mio padre scese dalla carrozza, aiutato dal cocchiere fece scendere mia madre, poi me ed infine Isabella. La folla era in un assoluto silenzio contemplatore. All'ingresso della Cattedrale erano schierate le guardie ed avanti a loro i Cardinali dell'ordine. Mia madre si precipitò in chiesa. Mio padre prese sottobraccio Isabella, facendole segno di incamminarsi, io mi misi subito dietro di loro cercando di sistemare l'abito di Isabella durante il percorso.
Alla giusta andatura partimmo e quando fummo dentro la maestosità della Cattedrale, il coro delle voci bianche, e la gente curiosa che fissava Isabella mi fece tornare indietro con la memoria a quando il mio Jasper mi aspettava in fondo alla navata per prendermi in moglie.
Fu un'emozione unica, e so che anche per Edward e Isabella è così oggi.
Arrivammo in fondo, Isabella era già tra le mani di Edward e io mi sistemai accanto al mio Jacob, seduto dietro a mia madre. Avrei dovuto sedermi accanto ai miei genitori, ma decisi che quel giorno avevo trascurato fin troppo Jacob, e così scalai nella panca con lui…..a fianco al mio futuro.
La funzione fu lunga, ma quei due sposini secondo me avevano seguito ben poco, occhi negli occhi. Un osservatore attento avrebbe potuto vedere l'elettricità che c'era nel loro sguardo, tanto da rimanerne accecato.
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Se devo dire cosa in quel momento provavo o ricordavo era veramente difficile. Lo sguardo di Edward mi aveva ipnotizzato. Solo lui vedevo. Le sue labbra, i suoi occhi e le sue mani nelle mie.
Quando la cerimonia fu ufficiata ci trovammo a camminare lungo la navata mano nella mano e per la prima volta da moglie e marito.
-Quanto è bella la mia Mrs. Cullen…-
Mi sospirò quelle parole curvandosi su di me con la scusa di aiutarmi a non rovinare l'abito facendo il gradino che serviva ad uscire dalla Cattedrale.
Sorrisi. Non risposi.
Fummo invasi da applausi e strette di mano, tutto il clero venne a salutare Edward, ma ciò che mi colpì fu ciò che il Vescovo gli disse.
-Mi dispiace che non vogliate ripensarci Padre Cullen, questa è casa sua. Semmai dovesse ripensare alla mia proposta sarò ben lieto di accoglierla, si merita un futuro prospero-
Poi salutando anche me ci lasciò in balia degli ospiti.

Tutti i convenevoli vennero svolti con molta lentezza. Notai però la mancanza dei familiari di Edward compreso Jacob. Non ebbi il tempo di pensarci oltre, braccia e abbracci che mi cercavano per congratularsi con me e con il mio sposo ci travolsero.
La mano di Edward però non mi abbandonava mai, e un passo per volta ci dirigemmo alla carrozza. Quando vi fummo dentro ebbi finalmente modo di respirare.
-Sei bellissima moglie mia-
-Edward il merito è di tua madre-
-No Bella, la tua bellezza oggi è una cosa indescrivibile, e non l'abito, che trovo degno per il corpo di mia moglie, ma per la luce nel tuo volto, e i tuoi occhi profondi e lucidi-
-Edward…..mi fai arrossire-
-Oh si ti prego, sei ancora più bella…-
Le sue mani erano sul mio volto e mi trovai persa tra le sue labbra. Ma non era il solito bacio "rubato".
Era un bacio profondo, passionale e totalmente coinvolgente. La sua lingua entrò nella mia bocca e lo saggiai, mi invaghii anche del suo sapore, era qualcosa di straordinario, paragonabile solo all'ambrosia.
-Edward… Che mi hai fatto?-
-Bella che hai? Non ti senti bene?-
-No Edward sto troppo bene, mi sembra un sogno-
-E allora sogniamo. Dovremmo farci vedere per qualche ora al banchetto di nozze ma poi sarai mia-
E non fu tanto la paura dell'essere sola con lui che mi destabilizzò, ma la sua voce roca e la sua improvvisa imponenza, in quell'angusto mezzo di trasporto.
-Edward non so se riuscirò ad essere presentabile se continui a parlarmi in questo modo-
-Mi calmo ma solo per il contegno che serve per affrontare il banchetto, ma conterò ogni singolo minuto che ci separa dalla nostra prima notte di nozze-
Lo baciai a fior di labbra, ma lui non ne volle sapere. Si riappropriò della mia bocca, della mia lingua, e del mio sapore.
-Ti amo Isabella-
-Ti amo Edward-
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Al banchetto partecipò tutta la Londra che contava. Una piccola orchestra composta da quattro elementi cominciò a suonare quando Edward mi prese la mano e mi accompagnò nel giardino dietro casa, erano tutti in piedi ad attenderci.
Mrs. Cullen con Alice mi vennero incontro per accompagnarmi in stanza a liberarmi del velo. Quando fummo in stanza Alice mi fece l'occhiolino e io capii che aveva organizzato anche la mia prima notte di nozze. Mi si avvicinò sussurrando:
-Non durerà molto e sarete soli-
Era un'amica speciale, anche se ogni tanto inopportuna, visto che Mrs. Cullen era a pochi metri da noi.
-Venite Isabella, vi aiuto a rinfrescarvi il viso e poi scendiamo dagli ospiti-
Mrs. Cullen mi attendeva alla consolle.
Un velo di fondo tinta e un ritocco alle lunghe ciglia, di nuovo pronta, di nuovo una regina. Oggi mi sentivo un regina capace di fronteggiare chiunque, dopo aver preso sottobraccio Mr. Cullen non mi spaventava più nulla.
Scesi le scale e ad aspettarmi c'era mio marito. Bello nella sua tonaca. Bello nei suoi occhi color del mare.

-La mia adorata moglie è sempre più bella-
-Padre Cullen piano con le smancerie, sei ancora in pubblico-
Lo rimproverò Alice.
-Non darle retta è gelosa della tua bellezza-
Lo osservai, rideva, felice, e mi abbracciava, mi stringeva e mi faceva sentire sua.
Il banchetto durò diverse ore. Lunghe ed interminabili ore, fatte di sguardi e occhiate che Edward non mi faceva mai mancare. Quando gli ospiti a poco a poco se ne andarono da villa Cullen ci trovammo di fronte alla madre di Edward.
-La stanza per voi è pronta, è nella dependance, ho sistemato in modo che non dobbiate aver bisogno di alcun aiuto. È tutto predisposto affinché possiate pranzare e cenare senza aver alcun cameriere attorno. Se però manca qualcosa sapete dove trovarci-
Due camerieri ci precedevano con le nostre valigie al seguito. Quando fummo dentro ci salutarono e si chiusero la porta di ingresso.
L'imbarazzo era palpabile, come la voglia di quel momento solo nostro.
-Che ne dici di metterci in abiti più comodi?-
E salimmo verso le scale del paradiso...
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Angoletto mio...
Da uno a dieci quanto mi volete bene???
.....
.....
....
O.o Ok non sono esattamente tra le vostre scrittrici preferite vero???
MA IO CE LA METTO TUTTA!!! Ufff.....
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Angoletto mio...
Da uno a dieci quanto mi volete bene???
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O.o Ok non sono esattamente tra le vostre scrittrici preferite vero???
MA IO CE LA METTO TUTTA!!! Ufff.....

Dai su... mi rifarò la prossima volta!!!
"Cioccolato e peperoncino" come promesso!!!!
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